giovedì 28 settembre 2017

Festa traslata e missione popolare

La Festa dell’Assunta, che si celebra il 15 Agosto, viene tradizionalmente traslata alla prima settimana di Ottobre, per consentire la maggiore partecipazione dei fedeli alle iniziative parrocchiali dopo la pausa estiva. Con la Festa si da anche solenne inizio in Parrocchia all’Anno Pastorale che si apre a livello diocesano sul tema salmico “Una generazione narra all’altra” ed è impostato sulla “rinnovata attenzione al mondo giovanile”.
Quest’anno la Festa si svolge dal 30 settembre all’ 8 ottobre ed è incentrata su una “Settimana Eucaristico – Mariana” che coinvolge tutte le realtà ecclesiali e quelle generazionali del territorio parrocchiale nella preghiera, nella celebrazione eucaristica, e in molteplici attività di animazione e di missione popolare. Insieme con il Vescovo Angelo Spinillo, che amministra il Sacramento della Confermazione a numerosi giovani, presiedono le varie celebrazioni anche altri 4 Vescovi (Andrea Mugione, Gastone Simoni, Giovanni Rinaldi e Mario Milano) il Vicario Foraneo don Giovanni Del Prete, il Rettore del Seminario di Aversa don Stanislao Capone, i Missionari p. Francesco di Feliciantonio passionista e p. Flavio Mazzata comboniano; ovviamente presiedono anche il Parroco don Angelo Crispino e don Luciano Dembele suo Vicario.
Una lettura attenta del folto programma della Festa, descritto con una brochure di una decina di pagine e con un grande manifesto divulgati tra i fedeli e nel territorio parrocchiale, consente di evidenziare i riferimenti pastorali e i valori catechetici delle varie iniziative tese a rinnovare la testimonianza, la devozione e la vita ecclesiale della Comunità dell’Assunta.



Per una opportuna riflessione di spiritualità mariana ripropongo alla lettura anche la descrizione storica del dogma dell’Assunzione di Maria pubblicata sul blog per la festa traslata del 2016.

Il dogma dell'Assunzione corporea in cielo di Maria fu dichiarato il 1° Novembre del 1950 con la bolla “Munificentissimus” di Papa Pio XII. Il dogma si fonda sulla verità del Vangelo che vede Maria sempre unita all'azione salvifica di Gesù, e quindi sulla convinzione persistente della Chiesa che Ella partecipa alla gloria del Cristo Risorto.
Già in un Sacramentario Pontificio dell'VIII secolo si legge: «Degna di venerazione è per noi, o Signore, la festività di questo giorno, in cui la santa Madre di Dio subì la morte temporale, ma non poté essere umiliata dai vincoli della morte colei che generò il tuo Figlio, nostro Signore, incarnato da lei».
La definizione dogmatica si legge nella “Munificientissimus Deus”: “Pertanto, dopo avere innalzato ancora a Dio supplici istanze, e avere invocato la luce dello Spirito di Verità, a gloria di Dio onnipotente, che ha riversato in Maria vergine la sua speciale benevolenza a onore del suo Figlio, Re immortale dei secoli e vincitore del peccato e della morte, a maggior gloria della sua augusta Madre e a gioia ed esultanza di tutta la chiesa, per l’autorità di nostro Signore Gesù Cristo, dei santi apostoli Pietro e Paolo e Nostra, pronunziamo, dichiariamo e definiamo essere dogma da Dio rivelato che: l’immacolata Madre di Dio sempre vergine Maria, terminato il corso della vita terrena, fu assunta alla gloria celeste in anima e corpo”.

La Festa Traslata dell’Assunta come esperienza spirituale della Parrocchia si può dire che è stata preparata e precorsa da altri momenti forti, liturgici e comunitari; quale la partecipazione nel giorno di San Gennaro della Comunità Parrocchiale alla celebrazione nella Basilica Pontificia del Novenario in onore di San Sossio patrono di Frattamaggiore; e quale la celebrazione sull’atrio della chiesa della Santa Messa in onore di San Pio da Pietrelcina rivissuta 3 giorni dopo la festività patronale cittadina.
Per questi due momenti riporto gli interventi del Parroco Mons. Angelo pubblicati sulla sua pagina social tra i tanti giornalieri che egli dedica alla comunicazione spirituale con i suoi numerosi amici e followers.
19 settembre
Carissimi, oggi festa grande a Napoli ma anche tutta la Campania e particolarmente noi frattesi condividiamo la gioia nel venerare il Vescovo San Gennaro,patrono amatissimo di Napoli a cui è intimamente legato il nostro protettore San Sossio nel servizio di sacro ministero, nella eroica fedeltà a Cristo, nel sacrificio della propria vita con il martirio subito con la comune decapitazione!
Nel solco della tradizione,il miracolo della liquefazione del sangue di San Gennaro misto con quello degli altri martiri tra cui San Sossio, anche oggi ricorrenza della decapitazione, è atteso ansiosamente dal popolo fedele e devoto in preghiera,con la presenza del Cardinale metropolita, del clero e delle autorità civili che invocano il rinnovo del "prodigio" della liquefazione quale segno benevolo di quella protezione della città che tutti si aspettano dal santo protettore!
I fatti storici documentano ampiamente il fondamento Sacro della testimonianza, individuale e corale, di San Gennaro e dei compagni Sossio, Festo, Desiderio, Procolo, Eutiche e Acuzio che non oppongono resistenza ai carnefici che li decapitavano, pur di non tradire la propria fede in Dio!
Sono tutti "veri testimoni" di Cristo che ancora oggi continuano a sollecitare noi tutti cristiani, napoletani frattesi, campani, credenti del mondo ad una più coraggiosa testimonianza di fede, capace di saper affrontare e accettare anche il martirio, almeno quello incruento, e se vogliamo essere eroici in senso pieno, disposti perfino ad accogliere quello cruento, pur di non rinnegare la propria appartenenza a Gesù Cristo!
Sono lieto pertanto stasera di poter onorare San Gennaro anche come comunità parrocchiale dell'Assunta celebrando l'Eucaristia nella Basilica di San Sossio per condividere, come persona e nella qualità, la fede comune dei due santi martiri, di San Gennaro, protettore di Napoli e San Sossio della nostra città di Frattamaggiore, quale contributo orante di fraternità sacerdotale e di condiviso apostolato, per vivificare gli antichi legami di testimonianza cristiana ereditati dai nostri antenati e, sulle orme di San Gennaro e di San Sossio, implorare una più coraggiosa adesione a Cristo da generare una vita cristiana più convinta e coerente, capace di diventare anche martirio!
Intanto facciamo gli auguri più calorosi ai GENNARO che sono in festa oggi per l'onomastico,assicuriamo preghiere e sosteniamo nella condivisione la loro gioia!
Rallegramenti e tante speranze!

27 settembre
Carissimi, con il buongiorno mattutino, dopo gli onori tributati al nostro protettore cittadino, sentiamo anche doveroso condividere con la chiesa universale gli onori a Padre Pio da Pietralcina, come è nei desideri del popolo di Dio tanto devoto del Santo Frate!
Abbiamo perciò dedicato questa giornata di preghiera e di riflessione al frate cappuccino che è raffigurato in una posizione originale e significativa all'ingresso della nostra chiesa parrocchiale dove sembra ricordare ai tanti passanti la sua esperienza di sacro ministero svolto nel convento di Santa Maria delle Grazie di San Giovanni Rotondo!
Infatti il popolo di Dio attratto dall'affetto per Padre Pio si è ritrovato numerosissimo davanti al monumento in suo onore per partecipare con fede e devozione alla solenne celebrazione che ho presieduto sul sagrato e per fermarsi a riflettere e meditare i messaggi e gli insegnamenti che ha sempre dato in vita con la sua testimonianza di uomo,di sacerdote e di religioso!
Per chi non ha partecipato con la presenza fisica mi corre l'obbligo di richiamare in questo post alcuni tratti della santità di questo caro frate che sono stati evidenziati!
In verità, l'identikit della sua spiritualità é così pregnante di insegnamenti e di grazia da offrirci ampia materia di edificazione e di formazione!
L' omelia è stata considerata un mini mosaico della sua spiritualità perché ha messo in risalto alcuni aspetti che fanno di lui un gigante della santità e da cui scaturiscono gli insegnamenti utili per la nostra vita cristiana!
È stato, infatti, ricordato P. Pio come l'uomo buono, semplice,mite, umile e che non conosce orgoglio, superbia, vanagloria!
La preghiera é il suo respiro per cui con il S. Rosario in mano la coltiva in ogni momento della sua giornata e la raccomanda a quanti lo incontrano, dialogano con lui o gli si rivolgono nel sacramento della riconciliazione ricordando che é la chiave che apre il cuore di Dio!
Il top della sua santità é l'amore di Dio che lo riempie e costituisce il principio ispiratore della sua giornata che generalmente si svolgeva tra Chiesa, sacrestia, convento e particolarmente in Confessionale dove distribuiva consigli e conforto!
Non c'è amore senza sacrificio per cui l'amore di P.Pio per Dio e il prossimo si consolida e si rafforza sopportando i dolori delle sue piaghe e ancora di più le sofferenze dell'anima!
Infatti le incomprensioni dei superiori, le accuse, le calunnie lo vedono confidare nel giudizio di Dio per cui accetta tutto con profonda umiltà e rassegnazione!
La testimonianza di P.Pio é stata proposta come una efficace terapia che deve essere copiata nella nostra vita cristiana! L'esigenza di umane virtù, il bisogno di pregare bene senza stancarsi,l'esercizio dell'amore di Dio e del prossimo con l'accettazione umile e fiduciosa di sofferenze fisiche e spirituali ci avvicinano sempre più a Cristo Crocifisso che è anche per noi motivo di vanto e di gloria!
Al termine della liturgia l'assemblea coralmente ha ringraziato il Signore mettendo nelle sue mani le necessità spirituali e temporali della comunità e si è affidata all' intercessione di San Pio per essere imitatori della sua santità!

Buona e serena giornata!