La
tradizione della costruzione del presepe é una espressione tra le
più belle e significative del patrimonio antropologico e religioso
della cristianità.
Il
valore simbolico della rappresentazione della Natività
del Signore,
realizzata con paesaggi e personaggi di cartapesta e gesso riprodotti
in miniatura, é di grande rilevanza e funzionalità per il dialogo
sulla fede e per la sua trasmissione tra le generazioni.
Una
vera catechesi sull'Incarnazione
del Verbo di Dio
che coinvolge la preparazione teologica e pastorale, la molteplicità
dei linguaggi, l'apprendimento operativo, la partecipazione emotiva
profonda degli adulti e dei più piccoli che partecipano alla
strutturazione pratica e alla visione estetica del presepe.
La
Storia
del Presepe
é antica e ricca di luoghi di esperienze. Basta scorrere un poco la
letteratura dedicata da secoli alla "civiltà del presepe"
per accorgersi delle tantissime chiavi di lettura che la
caratterizzano: la storia biblica, la spiritualità', l'educazione,
la tradizione popolare, la storia ecclesiastica, la storia delle arti
figurative, l'artigianato, l'economia, il turismo, eventi culturali
e musicali, l'aneddotica religiosa aristocratica e popolare.
Luoghi
come la Grotta
della Natività di Betlem,
il 'Presepem'
di Santa Maria Maggiore di Roma, il
'Presepe Vivente' di
Greccio istituito da San Francesco di Assisi, il 'Presepe
Napoletano'
di San Gregorio Armeno, sono ispirativi ed esemplificativi della
civiltà
legata alla rappresentazione del Natale.
Il
tradizionale presepe che si costruisce da decenni nella Chiesa
dell'Assunta di Frattamaggiore, il presepe che don Angelo allestisce
con la collaborazione di bravi ed esperti parrocchiani, rientra a
pieno titolo nelle dimensioni di questa civiltà.
Una
ventina di anni fa la tradizione natalizia locale frattese ha
assunto particolari connotazioni ed un certo spessore culturale. Nel
processo di modernizzazione della città che poteva comportare un
inaridirsi delle radici storiche ed un affievolirsi dell’identità
culturale del paese antico, si dette vita ad iniziative di recupero
del patrimonio della tradizione popolare e alla formazione di alcune
associazioni organizzate (Insieme
per il Presepe, Amici del Presepe
ed altre) per promuovere e rappresentare l’arte presepiale. Don
Angelo fu tra i promotori principali di queste iniziative che
favorirono tra l’altro la ricerca storica, la riflessione
religiosa, mostre, eventi e pubblicazioni. In particolare don Angelo
fu ufficialmente il “Padre Spirituale” della Associazione
Culturale Frattese “Insieme per il Presepe”, la quale per oltre
un decennio ha dato vita ad eventi espositivi dei presepi costruiti
dai soci e alla pubblicazione di un catalogo annuale valorizzato
dalle più importanti case editrici napoletane operanti nel campo
della divulgazione dell’arte.
Di
seguito si possono leggere due brani a firma di don Angelo stralciati
dai primi due numeri dei Cataloghi pubblicati dell’Associazione
“Insieme per il Presepe”. Il primo brano è estratto da quello
che può essere considerato un vero saggio di Storia
del Presepe
intitolato “Il
nostro Natale”
e scritto per tracciare le linee di una certa relazione tra la storia
generale, la storia particolare del paese, e la stessa storia del
presepe dell’Assunta che oggi si ispira sia alla tradizione e sia
alla rappresentazione delle problematiche, come quella dei profughi e
dei terremotati, che interpellano la vita cristiana contemporanea. Il
secondo brano è estratto da quella che può essere considerata una
forte esortazione pastorale per vivere la spiritualità del Natale e
che è intitolata “Ritorniamo
tutti al Presepe di Betlem”.
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